Chi non ha mai sentito o
utilizzato il detto “mani fredde, cuore caldo”? Non so voi ma a me è capitato
diverse volte. Poi, alcuni giorni, per la
prima volta, mi sono imbattuto in un proverbio molto simile: “mano fredda, cuor
sincero”.
Molto probabilmente entrambi i
modi di dire si riferiscono al fatto che un individuo che alla prima
impressione possa risultare “freddo” e riservato celi invece un cuore gentile
e amorevole. Sull'argomento non si riesce a trovare molto, specie circa la reale
provenienza dei due proverbi e la temperartura c'entrerà qualcosa per davvero?
“He touched my cheek with his hand
and I was reassured to feel the coolness of his fingers, despite the heat of
the night-“cold hands, warm heart”,
as my mother always says”.
Il proverbio, nella sua versione
inglese, pare venga citato per la prima volta da V.S. Lean, nel 1903 (Collectanea,
III, pag. 370).
La sua internazionalità sembra
poi suffragata da una divertente
citazione dello scrittore torinese Pitigrilli “Mano fredda, cuore caldo. Anche in francese si dice cosi: anche in
russo, anche in arabo. Questo dimostra che l'imbecillità è universale”.
Anche la scienza ci si è messa di
mezzo.
Una ricerca dell’Università dello
Utah, pubblicata sulla rivista Lancet, conferma la veridicità del proverbio,
rivelando che le donne che tutti sappiamo avere le estremità superiori fredde –
provare per credere! – compensano questo handicap
con una maggiore temperatura all’interno del corpo.
Il vecchio adagio viene invece
sconfessato dagli scienziati dell’Università di Yale che hanno cercato di
provare la correlazione fra il calore corporeo e l’amorevolezza e la
disponibilità verso gli altri. Le persone in possesso di una tazza calda di
caffè sono stati trovati ad essere più generosi e caritatevoli rispetto a quelli in possesso di un caffè ghiacciato.
Molto bello questo testo! Sono brasiliana e sempre me piace capire un novo detto che sento.
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